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giovedì 29 ottobre 2009

You people wouldn't believe

Serate dal naso colate, l'ennesimo tuo
pomeriggio allo sbando, delle droghe leggere
metamorfosi sensoriale, con tanto di bruciore
agli occhi, caldo e incessante; ma tutti quei momenti
andranno perduti nel tempo, come lacrime sotto la doccia.

È tempo... di partire.


(p.s. e su quel facebook non ci potrò più tornare, perchè senza pensarci(?) la sera in cui mi son tolto dall'impiccio, ho cancellato pure l'account della mail con cui mi ero iscritto, che era quella di msn)
Riempiamo pagine

domenica 25 ottobre 2009

Montagne che abortiscono topolini

Classico titolo a se stante.

Oggi andrò a votare alle primarie del Ahah-PD. Uno dei partiti più ridicoli della storia. Perchè vado? Non lo so, paga mio papà e alla domenica non c'è mai un cazzo da fare(o no? la domenica mi mette una tristezza, ma una tristezza..)
A questo punto le possibilità sono 3. O Bersani o Franceschini o Marino.
Allora se voti il primo voti quello che vince. Se voti Franceschini, vabbè, hai le stesse idee di Jovanotti. Se voti il terzo boh. Quindi decisamente voterò Marino, uno scout cattolico anti-omofobo e che battaglia per le libertà etiche(eutanasia, visite parenti, donazioni di embrioni con messaggino al 48448..)(che pensadoci chiedono due euro sti ladri, si poteva fare un televoto a sto punto).
Seriamente parlando Bersani mi sembra quello più presentabile, bravo a parlare quanto meno, ma mi risulta esserci Enrico Letta fra i sostenitori della sua mozione. E se c'è Enrico Letta...
Che poi, nel PD c'è pure Follini. C'è la Binetti. Voglio dire, se si sveglia col piede sinistro magari domani c'è pure Totò Cuffaro. Marco Casini. Volontè. Pera. Tabacci. Andreotti.
Bersani mi pare che di fatto proponga a tutti sti centristi cattolico moderati dei miei coglioni di starsene per cazzi loro(Rutelli compreso) ma solo così, per far prendere fiato a noi social democratici senza tetto, perchè poi c'è da vincere e quindi rimettersi tutti insieme. E vincere. E cadere qualche mesetto dopo perchè essere gay è come scopare un gatto. Per Dio!!! Come scopare un gatto!
Franceschini, il moderato, punta alla vocazione maggioritaria, più utopica del comunismo. Gli Obamiani dei miei coglioni puntano tutti su di lui. Inizo a pensare che il 'premio nobel della guerra' sia stato involontariamente uno dei più grandi mali dellla ''''''''sinistra'''''''' italiana. Aiuto insomma. Sostanzialmente non cambierebbe molto da Bersani secondo me, perchè ok, non ci si butterebbe in alleanza centriste ma si rimarebbe con la Binetti, e Rutelli, e Follini. Per Dio! E quindi non si vincerebbe ed essere gay rimarebbe come scoparsi un gatto! Almeno con Bersani si vincerebbe e boh, qualcosa di buono forse lo si riesce anche a fare(ma quanto pelo nello stomaco ci vorrebbe per votare PD-UDC? mamma mia, più ribrezzo che per l'odore del cavolfiore)
L'opzione Marino è puramente una sega. Cioè voti uno che in partenza ha già perso. Ma proprio per questo lo voti! E' come dare una scheda bianca se ci fossero solo Bersani e Franceschini. Un po' diverso però! una scheda bianca dove al posto della X che non metti scrivi "non voglio l'UDC, non voglio la Binetti e se solo la sinistra radicale fosse un po' unita e più elastica di mente ce li buttiamo dentro, perchè alla fine vorremmo essere un po' come loro, un po' eh, però un po' è comunque qualcosa".
Che poi se Marino arriva al 20% comunque inizierà a contare qualcosa, e magari decideremo tutti insieme che essere gay non è come scoparsi un gatto.
Mah, forse non è così. Comunque Bersani mi sta simpatico. Ma Letta...
Alle prossime comunque ci candideremo pure io e Davide Primucci; le prove generali ieri con grandissimo successo nelle elezioni per i rappresentanti d'istituto. Insomma, son soddisfazioni.

Chiudo col Giro d'Italia presentato ieri dall'impresentabile Fusco: un percorso senza cronometro e con tante salite del cazzo come il Plan di Corones dei miei coglioni.
La madrina è una gnocca.

lunedì 19 ottobre 2009

Raccolta 2008/9

A cinquant'anni si diventa pazzi. Credo sia inevitabile. Troppo vecchio per essere giovane, troppo giovane per essere vecchio, viene il momento di tirar un po' le somme: famiglia, lavoro, quello che vuoi. E probabimente ci si rende conto che non c'è più molto da fare; che magari non è vero, ma, eliminando qualsivoglia buonismo, per qualcosa è davvero troppo tardi.
Non c'entra niente con quanto vado a scrivere. Se non per la storia di tirar un po' le somme.
Cioè più di un anno fa iniziai a dare di matto o, meglio, a pubblicare poesiole scrause senza musicalità, senza metro, senza giudizio e via discorrendo. Ho raccolto il peggio prodotto, peggiorandolo a sua volta e postandolo(poco più in basso).
In un'occasione così tristemente solenne due parole son d'obbligo. Perchè devo dir la verità, leggere ciò che ho scritto mi delude, abbastanza diciamo. Qualcosa davvero manca, o forse non mi arriva più, "sarà che mi devono venire"(cit.). Qualcosa di buono lo denoto, ma tant'è. Direi che (almeno per un po') sarebbe il caso di fermarsi, di frenarsi, di ricaricare il Kers delle sensazioni.
Son felice che ad alcuni sia piaciuto questo lavoretto, son proprio contento e spero che piaccia ad altri che ancora non hanno avuto modo di disprezzarlo. Son 25 insiemi di righe piuttosto indisciplinati, nulla più nulla meno.
Un breve viaggetto all'interno di se stessi con tanto di capatine nei propri umidi ricordi. Parole ispirate da un vago sentore. Non son mai stato abbastanza marcio da dare qualcosa a questa generazione, e nemmeno abbastanza alto per darne una visuale corretta, oppure abbastanza cattolico da far aggiornare il libro delle preghiere. Ho lasciato ad imperitura memoria amori poco puntuali, amicizie approfondite non abbastanza, dato punti di vista personali.
Esorcizzato ed esaltato il nichilismo, leccato il culo all'amore, dato il concime ai fiori della mia giovinezza. Spezzato le braccia al chiudersi e basta, stretto la mano al chiudersi e basta. Sgranato la noia del quotidiano. Mancato di centrare il punto della questione. Fatto il make up ad una prosa incerta e poco fluida, dato vita ad una poesia rimandabilissima a settembre.
Come troverete scritto, con mia piena sincerità(più che si puote), vorrei che queste fossero molto più che parole.
Un abbraccio, un bacio, uno schiaffo, una carezza
,con mestezza e voglia di berci su che male non fa
Alessio
ps: note tecniche: proteste trovare il file word un po' sfasato, questo semplicemente perchè uso open office. Poco male, ci capirete meno del solito.

venerdì 16 ottobre 2009

Enclosures

"Chiudi la porta per piacere!"
"Guarda che tra due minuti è pronto!"
"Tu chiudi la porta per piacere!"
Mio padre esce dalla stanza chiudendo la porta ed io mi blocco di colpo.
Chiudi la porta. Non è forse quello che ho fatto io negli ultimi anni?
Come in un flash mi passano in testa tutti i discorsi fatti e non fatti, quelli pensati, quelli che mi piacerebbe tanto fare, quelli che non riesco proprio.
Chiudi la porta. Qualcosa centra di sicuro, i nostri atteggiamenti riflettono in qualche modo il nostro carattere, le nostre paure. Chiudi la porta. Fino a un po' di tempo fa dormivo con la porta di camera mia aperta, studiavo con la porta aperta; ora è rigorosamente chiusa. Quando qualuno entra sospendo ogni attività e guardo il nuovo arrivato con ostilità, che sia mia madre o mia sorella. Mi chiudo in camera, nel "mio mondo" (proprio così), e solo quando chiudo la cazzo di porta mi sento al sicuro. Idem la notte quando torno a casa dopo le serate brave, la tranquillità totale viene solo quando abbasso la maniglia. Questo è essere ermetisti nel senso più comune e sbagliato del termine, questo è. Non riuscire ad esprimersi, sentirsi in qualche modo distanti da tutto, e non fare troppo per avvicinarcisi, tenere un blog per riversarci dentro parti di noi che non riescon ad uscire in altro modo, se non sottoforma di pixel o gocce d'inchiostro.
Vien da sè che non è il massimo della vita, non è una vita serena, non è quello che augurerei a nessuno, non tanto perchè sia un atteggiamento negativo, quanto per la noia, la tristezza e l'inedia che crea. Poi se uno è masochista mi dispiace davvero per lui.

mercoledì 14 ottobre 2009

oggi c'era il sole ma era freddo.




ps: a fianco di una de-generazione(per rubare idee ad altri, sconosciuti), nata per intenderci verso la fine del mondo, ovvero nei primi anni novanta, noto la crescita di una piccola generazione parallela di ermetisti, nel senso più comune del termine e probabilmente più sbagliato, che grazie a dio esiste e mi danno la speranza di un mondo meno peggiore. però non ci capisco niente, e si che m'impegno(per non essere incoerente). con questo cosa volevo dire? nulla. solo che il sole oggi c'era ma era freddo.

lunedì 12 ottobre 2009

"Nel suo mondo"

Smarrimento.
Guardandomi attorno alle volte mi sorprendo di me stesso, per un'attimo sorrido, poi rilasso il viso... Nietzsche Nietzsche se quella volta fossi stato zitto! Come saremmo ora?
Sogno lidi migliori su cui coricarmi, sogno che la sabbia mi tocchi i piedi.

domenica 11 ottobre 2009

L'aria intorno è più nebbia che altro(cit.)

lamiere, lamine, asfalto e sorsi d'acqua lunghissimi. capelli tinti, capelli ossigenati, capelli finti. andiamo a buttarci sull'oceano: tutti centrano l'acqua, tu finisci sulle rocce. è sempre così dice il vecchio rassegnato che non vuole illuderti. finisce sempre così dice.
voltare pagina presuppone una vita a forma di libro. questa spiaggia del cazzo sapevo che nascondeva delle insidie
voglia di far niente. gente che entra gente che esce, sono come i tram che prendi: senza coincidenze.
tocca aspettare la fermata guardare. gente ridicola, gente assurda, che gente sono io. no tu no.
viene la stagione che ti svegli e c'è la nebbia e dici c'è un nesso logico.
la pubblicità della bmw touring quello che è. mia mamma come gandhi, ma senza il telaio. viene la stagione che ti svegli e c'è la nebbia e dici c'è un nesso logico.

mercoledì 7 ottobre 2009

ah zio buono!


Bocciato il lodo Alfano. è il momento per una nuova massima incomprensibile,


un pennarello può lasciare un segno ovunque, ma non su se stesso. poverino.
A me questo cose mi caricano, agli italiani gli caricano, viva l'italia, viva berlusconi.
abbasso l'italiano.

martedì 6 ottobre 2009

What is this?

quando le parole, proprio come la prole, non si trovano(o perchè non si hanno o perchè han veduto bene di andarsene) viene il momento di uno sgraziato tentativo inutile di dare un senso a dell'inchiostro, o meglio di sprecare della carta. della serie ero un ecologista.