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mercoledì 26 gennaio 2011

Fino all'ultimo round - 3


Improvvisamente scoppia un temporale. Corriamo a perdifiato sotto ad un riparo. Io, te e la tua valigia piena di cose e soldi rubati. La pioggia ti ha reso bellissima, ti si sono inturgiditi i capezzoli. Non te lo dico e ti guardo sorridendo. Mi fai che c'è un bar dall'altra parte della strada "Andiamo". Ti avviso dei capezzoli e te ne fotti.
Entriamo dentro questo bar piuttosto noioso. I vecchi si girano e ti guardano. Ci sediamo, io sono stanco. Tu no. Metti un pezzo al juke box, ordini da bere. E ti intrattieni con un uomo. Non ti guarda i capezzoli, non posso competere evidentemente. Torni al tavolo portandomi il drink e questo nuovo personaggio. Gli fai "Questo è il mio amico"-è la volta che ti strangolo-"con cui sto girando l'Italia" eccetera eccetera e che cazzo te lo scopi con gli occhi.
I temporali finiscono, è un dato di fatto. Ci rimettiamo in marcia e il tuo caro amico ci offre un tetto dove dormire. E' tardi. Dici di si. Io dico vabbè.
In auto parlate tu e lui, io cullo la gelosia e penso a quando ti ho fatto ascoltare una canzone e hai detto che faceva schifo, ma al concerto ci sei venuta lo stesso. Non c'è davvero niente da fare la sera.
Ora non ci crederai, ma siamo nella casa di un poliziotto, di un investigatore. No, non è gelosia. Non sei d'accordo. Alla fine dormiamo. Alla fine mi sveglio e trovo un tuo biglietto "Avevi ragione come al solito: è un poliziotto. Sono scappata con lui, andremo in qualche posto esotico: l'ho dovuto fare per evitare la galera. Ti ho lasciato un po' di soldi. Avevi ragione tu, spero che questo ti renda almeno un po' felice." Aveva ragione il mio amico: è una troia. E mi ha lasciato 20 euro.

domenica 23 gennaio 2011

Fino all'ultimo centesimo - 2


Presa in mano un'autostrada io e te corriamo come pazzi e scappiamo. Ci dovremo fermare però per dormire in una squallida e diroccata e abbandonata casa in mezzo al nulla. Abbiamo fatto l'amore così per un po' sei stata calma.
Hai detto ti ho portato in un mare di guai perché nuotare insieme è cosa bella e giusta. Io avevo piani diversi, come ad esempio ridere dei nostri difetti fino a morire. Ma va bene così, deluderla è inopinata sconfitta!
Benzina fino all'ultimo centesimo. Abbiamo il serbatoio mezzo pieno, mezzo pacchetto di sigarette e una scatola di goldoni. Occhiali da sole scuri, montature: rossa e verde. Le donne dei film di Hitchcock.
Cos'è? Non ti piace l'Italia? La gente? Va bene, guiderò fino alla bielorussia. L'avrei fatto se non avessimo bucato. Dopo aver invertito il senso di marcia. Abbiamo bucato e non c'è modo: a piedi, c'avventuriamo, in un campo, di grano. Vorrei ci fermassimo un attimo a riposare. Dici di no: ci sono altre banche da svaligiare.

Fino all'ultimo film francese che parla d'amore - 1


Riponesti i tuoi capelli da qualche parte. Era la stufa, ma non te ne curasti. Andrai da qualcosa stasera, qualcosa ti guida, non sai bene. Non la vuoi identificare. Abbassi con calma il tono della voce e dici sommessamente 'va bene', e via con quest'auto che sfreccia per le via della città. Sento il mio cuore distante, come un disco carino ma infin dei conti inutile. Tu sei molto socievole e condividi un bicchiere dopo l'altro. Ti ho detto mia madre è morta ch'ero bambino, qui, si sa: una donna con la pistola e il gioco è fatto.
Scappiamo improvvisamente verso Palermo o forse più a sud. Sei tu.
Mi hai convinto a rapinare una banca e l'abbiamo fatto, decisamente hai riposto i capelli da qualche parte, sopra il tostapane, ma non te ne curasti. E corriamo con questa piccola auto.
Ci fermiamo ad un autogrill; fuori dall'entrata del bar c'è un uomo sulla quarantina, che sta per diventare brizzolato. Giace solo in piedi. Deve aver perso la figlia perdendo la moglie. Immobile guarda il panino stretto fra le sue mani. Non è fame quella che ha: un panino fra le mani e la smania di recuperare ciò che perdi.
Tu sei in macchina al mio fianco che guido, ma è una ricorrenza. Dici tu cosa fare, 'cos'hai fatto ai capelli?'. Dio sa che ti vorrei baciare ai centotrenta e spezzarmi il cuore, se ne valesse la pena, contro un tir. Palermo ci attende colorata com'è d'inverno. Noi arriveremo.


mercoledì 19 gennaio 2011

citazioni

"mi sento come quattro anni fa, solo col pisello più matto"