Era una serata triste, quando, tra una birra e un impeto quasi impetuoso, sfogliavo Quotidiane ritrovando il mio post sulle profezie: ebbene se le considerassimo a lungo termine sarebbero quasi tutte azzeccate. Mangiatevelo (il post)
Tirando le somme si può dire che l'anno prossimo farà veramente bagare:
dipende dai punti di vista, se è prospettiva centrale allora si
io e alessio scazzatissimi a fare battutine idiote che ce le possiamo risparmiare ma anche no perchè di essere elementi trainanti proprio non ce ne frega un cazzo;
azzeccata in pieno; non c'è negazione che tenga
astrini tenterà di risollevare il morale già basso mettendosi insieme alla rigo,
lo fece e fallì, merda
ma questo non cambierà nulla, se nonl'immagine dell'astrini che ne uscirà fuori abbastanza arata diciamo;
vero l'annoscorso, adesso si è riscattato... a caro prezzo
scrocco divorzia dopo pochi giorni che è cominciata la scuola dalla giovanna, e si mette col sex simbol cappellone del suo amico segato;
mirco e giovanna non sono più sposi, e lui, per la tristezza, ha deciso di spendere i suoi soldi al casinò di Francoforte col suo amico sexsimbol... sempre meglio ste profezie
le donne si definiranno più mature, e ci credo, con tutto il sole che hanno preso, neanche un pomodoro coltivato sul sole si potrebbe definire tale,
purtroppo non lo fanno pesare, sta di fatto che sembrerebbero esserlo... patate?
[...] ...il mito, la leggenda, la donnascaccolosa, si scaccolerà a più non posso, in cerca di un tesoro-amico che non troverà mai li,
non l'ha trovato nel naso, ma in peggy, simpatico e piccolo membro della classe
fino a perdere una notevole quantità di sangue, che sarà costretta a tamponare coi tampax, e non aggiungo altro.
non l'ho ancora vista tamponarsici il naso, ma altro lo posso immaginare, visto che il più delle volte corre in bagno disperata... si starà preparando ad interpretare un sequel di Alien?
I prof reduci saranno Scuro, che ci riempirà di nozioni inutili e scontate come un bignè allo zabaione, [...];
in giorno di saldi aggiungerei... no apparte gli scherzi, devo dire che non mi annoia troppo, e se non altro le nozioni son scontate, altrimenti sarei al verde...
poi ci sarà il Mene***zo, che inonore alla nostra mortadelle preferita cambierà il nome dellasua lezione da ed. fisica ad ed. sessuale motoria, con notevoli benefici a noi scarsi in materia;
è il tronista per antonomasia, uomini o donne non fa differenza, l'importante "ze che se mova"
la Dinale, più nasale e scassa palle che mai, ci farà studiare "Scekspir" e il suo famoso scritto "amuleto", tra la noia generale di tutti;
molto nasale, molto scassa, scekspir ce lo fa studiare, tra la noia generale, senza accorgersene
infinie Bibu a Babuo come cazzo piace chiamarla alla silvia e alla sandra. Biologia insomma, che diventerà qualcosa più simile a "Tribbu" (rai2)che allo "Zelig circus" dell'anno scorso.
vero, in quanto le tette si son viste, lo spettacolo non è mancato e neanche le battutine da asilo
Purtroppo ci aspettano nuove sorprese:
- filosofia: una vagonata di pazzi perditempo che altro non avevano che pensare, magnare e cacare, e pensare a cose impossibili che solo uno che non lavora e che pensa può pensare; [...]
pazzi lo sono, lavorare non lavoravano, non ci resta che studiare
-fisica: numeri e formule a bizzeffe, come se la matematica non faccia già abbastanza guai
già...
- latino: eh per me è tutto nuovo, proprio oggi ho scoperto che esisteva la 5 declinazione, e ve lo dico seriamente, fino ad adesso non ho ripassato nulla di latino, niente... sento già un peso dentro,mentre cerco di dimenticare, tutto...
ve lo giuro, non ne vado fiero, mi piacerebbe molto amare il latino, ma purtroppo è solo noia e disperazione... non siamo fatti l'uno per l'altro/a
cose malevole: naturalmente ne accadranno, ve lo dico io:
prevedo incidente in motorino,
e qui faccio il bis, tra vantin e scrocco...
uno che abbandona a metà anno
ho un po' esagerato.. lo ammetto, ma l'albiero l'ha fatto
e una sospensione...
e tiro!
non per esser drastico, ma come può tutto filar liscio?
sabato 29 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
per un iPod si può fare, tanto non vinco...vabbè..sputtanato il blog...
ecco a voi sto blog..magari suonate e v'interessa..al massimo ceste
il perchè si capisce qui--> accordi e spartiti
e vi devo piazza' pure questo--->Accordi per chitarra
Etichette:
cagata,
regalatemelo voi un iPod nano
giovedì 20 novembre 2008
Ritrovare cose di due anni fa
Per caso ho ritrovato in camera mia un esercizio di italiano che feci in 2a superiore. Prendeva sputno da un racconto di Buzzati intitolato "Le mura di Anagoor" del quale in internet ho trovato un riassunto:
Dopo i consueti esercizi di analisi del testo capitava di dover svolgere quanto segue: "Immagina di entrare all'interno delle mura della città", era sottointeso che lo si dovesse poi scrivere(o forse mi son sbagliato, non l'ha mai raccolto questo compito).
Vi riporto ora cosa scrissi due anni fa in quanot si tratta di una delle poche volte che, rileggendo qualcosa scritto di mio pugno tempo addietro, non mi viene il vomito, eccezion fatta per qualche conato all'inizio.
Quanto segue è in tutto e per tutto, errori grammaticali compresi, ciò che scrissi:
Mi pento solo dell'uso indebito del punto, wow.
All'interno del Tibesti, una guida indigena propone ad un turista di portarlo a visitare le mura di Anagoor, una città così splendida che nessuno ne è mai uscito. L'uomo, nonostante qualche esitazione poichè Anagoor non figura sulla sua cartina, accetta. Partono, e arrivati dinanzi alle mura, vedono moltissime tende che appartengono appunto, a persone che attendono che si apra una delle innumerevoli porte, per entrare. La guida spiega al turista che si racconta che una volta, non si sa precisamente quando, un viandante che cercava un rifugio per la notte, aveva bussato, inconsapevole di dove si trovasse, ed era entrato. Infine dice che anch'egli ha atteso per 24 anni, ma che adesso ha deciso di tornare a casa.
Dopo i consueti esercizi di analisi del testo capitava di dover svolgere quanto segue: "Immagina di entrare all'interno delle mura della città", era sottointeso che lo si dovesse poi scrivere(o forse mi son sbagliato, non l'ha mai raccolto questo compito).
Vi riporto ora cosa scrissi due anni fa in quanot si tratta di una delle poche volte che, rileggendo qualcosa scritto di mio pugno tempo addietro, non mi viene il vomito, eccezion fatta per qualche conato all'inizio.
Quanto segue è in tutto e per tutto, errori grammaticali compresi, ciò che scrissi:
Erano anni che attendevo di entrare ad Aragoorn, ma mai che una porta si aprisse. Un giorno però, mentre pattugliavo il perimetro delle mure nella speranza di trovare un varco per entrare, tutto ad un tratto vidi una porta aprirsi.
Corsi più forte che potevo, l'attesa era finalmente terminata! Entrai nella città. E venni colpito all'improvviso alle spalle. Svenni.
Una volta risvegliatomi mi ritrovai per una selva oscura fintantochè non vidi l'ingresso dell'inferno con l'entrata per i maschi e per le femmine, come nei bagni pubblici. Era chiaro che fossi sotto l'effetto di alcune droghe, effetto che però non duro a lungo...Pochi minuti dopo infatti ripresi lucidità e teminò il viaggio astrale nella Divina Commedia. Ecco che mi ritrovavo in una cella buia e silenziosa, ma soprattutto m'avevano fregato il portafoglio e la carta di credito.
Capii che Aragoorn è una città felice per chi ci sta già dentro, non per chi entra.
Mi pento solo dell'uso indebito del punto, wow.
lunedì 10 novembre 2008
Repubblica indipendente della mia mente
I Non un'idea buona sono usciti con un nuovo album che non cagherà di nuovo nessuno ma contenti loro, contenti tutti. Stavolta si parla prevalentemente di ginocchia sbucciate e malattie adolescenziali.
La linea non c'è
"...Fedeli alla linea la linea non c'è Fedeli alla linea la linea non c'è..."
Devo stare attento a non perdermi nel più bieco opportunismo
nel non far pendere la bilancia dalla parte del materialismo
a non piegarmi al sensazionalismo
a non semplificarmi le cose col nichilismo
a non sostenere il mio narcisismo
Il limite è il limite umano
la legge non è il minimo umano
quand'è conoscenza ? quand'è costrizione ?
le spalle dei giganti ci sono ci sono forse scomode ?
ritiriamoci nella chimica,
ritiriamoci in una chitarra cinica
ma piuttosto iniettiamoci la scienza
piuttosto iniettiamoci la scienza
è tutto atomi e collezione di francobolli
fedeli alla linea, la linea non c'è
fedeli alla linea, la linea qual è?
fedeli alla linea, la linea dov'è?
fedeli alla linea, la propria.
Questa città è fatta di supermercati
Scivoleremo sulle casse dei supermercati
e non servirà a niente la nostra esperienza sul tapis roulant.
Racconteremo aneddoti di quando eravamo
alle casse dei supermerctai con le nostre madri pazienti.
Scapperemo prima o poi da questa città fatta di supermercati?
Ci faremo mancare le rotatorie,
le rotatorie dei nostri percorsi
lo chiamano destino, percorso divino.
io so solo che scivoleremo sulle casse dei supermercati finchè non scapperemo.
Fugace apparizione della vergine maria
Ecco, godiamoci il momento
non facciamo pressioni
sgammo sgammo, con due emme cazzo (con due emme cazzo)
occhio la polizia occhio
occhio godiamoci il momento non facci...
a questo punto diciamocelo
Facciamoci fare le analisi dalle madri puttane
sangue e urine, incrociato
sognamo di risultare cavalli dopati
ma siamo agnelli da macello
siamo agnelli
(sgammo sgammo sgammo)
Prendiamola semplice
Eliminiamo le costrizioni
eliminiamo le regole non scritte
eliminiamo i problemi
prendiamola semplice prendiamola semplice .
Affrontiamo la vita senza bigliettini
Voglio spaccarmi la testa contro il lavandino ,
c'è scritto dolomite sarà duro abbastanza
per lo scopo a cui l'ho prefisso
I condomini sono troppo larghi
per essere ridipinti
noi siamo troppo larghi
per ridipingerci
le cadute di stile
le volte che non mi sono mosso
per non tornarmene presto indietro
e allora ricordi il sangue delle ginocchia sbucciate
l'asfalto ci grattuggiava severo
Non siamo capaci di esprimerci
e finiamo schiacciati dalle cose
che abbiamo creduto piccole
e allora la nostra età ci passa sopra
la nostra mancanza d'esperienza
e dalle scarpe bucate entra solo
l'acqua delle pozzenghere
che non hanno nulla da dirci
e i piedi si fanno freddi
per farsi simpatici anche i pavimenti
quando pure le caldaie scioperano
quando i termostati implodono
e riempiremo i fossi della francia del nord
e riempiremo i fossi della francia del nord
odoreremo i campi vicini
e faremo congetture sulle stelle
e i loro pianeti
affrontando la vita senza bigliettini
affrontando la vita con i piedi freddi
E alla fine dei campi di grano inquinati cosa c'è?
Capisci perchè non mi sono legato a te con la nostra corda poco spessa?
Senti che quello che diciamo non avrà alcun senso e nessun peso?
Tocchi il vuoto in cui siamo dentro?
Vedi che siamo distanti un centimetro di vetro infrangibile?
Sai che hai da raccontarmi un sacco di cose?
Noti che devo apprendere da te?
Conosci chi sono?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento e nient'altro?
Non credi che finiremo per dimenticarci del sentito e ricordarci del fatto?
Pensi che abbiamo sbagliato?
Provi che hai fatto tutto il bene che potevi farmi?
Dettami le regole ancora una volta
Non sai che ti sto già dedicando le canzoni per quando io sarò ancora qui e tu più in là?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento?
Che profumo hanno i fiori della tua finestra?
Che colore ha l'acqua di casa tua?
E alla fine del giro qua attorno cosa c'è?
E al termine della strada che cartello hanno posto?
Riempirmeo mai il cerchio che abbiamo disegntato?
E alla fine dei campi di grano inquinati cosa c'è?
Alla fine non è solo questione di brillare nello stesso momento?
Il sarcasmo non provoca orgasmo
seghe troppe seghe
mentali e non
seghe troppe seghe
mentali ma soprattutto non
ora il silenzio fa tremare i vetri delle finestre
disciolgo le aspirine acide nello stomaco
stretto in una morsa
mi sento stretto in una morsa
perdonerai gli errori, gli orrori
io non me li perdonerò
buttiamoci sul momento
ghigliottiniamoci con le persiane
infuochiamo gli spiriti senza fare male
senza farci male
smettila di parlare avvicinati un bel po'
giro in torno al discorso
scattare foto con la mente
un bel loop da mandare all'infinito
non l'ho senitito mai solo adesso
il tuo suono è imperfetto
ma pure il frigo riflettendo la luce
dà un arcobaleno
sbucciamoci le ginocchie
sull'asfalto ruvido
riempiamo i vuoti lasciati
con fazzoletti senza farci male
smettila di parlare avvicinati un bel po'
le zampe delle zanzare narcotizzate
prenderanno il nostro fuoco
le vene del tuo braccio disadattato
hai sciolto i tuoi capelli
l'aria si rilassa e si elettrizza
con le scintille del pile al buio
accenderemo fuochi per grigliare le nostre carni insieme
smettila di parlare avvicinati un bel po'
Rep.indip.della mia mente
Dopo anni anni di errori
dopo averla presa presa semplice
facciamo imbracciare i fucili
i fucili ai nostri neuroni
Mi dichiaro indipentente
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
dal materiale
dal conforme
dall'anticonforme soprattutto
soprattutto quest'ultimo
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
Mi dichiaro indipendente
ora deporrò il fucile
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
Mi dichiaro indipendente
Rimarrà il segreto di stato
su quello che provo per te,
almeno per un altro poco.
Sono storto
Un suono distorto
un suono contorto
sono distorto
sono contorto
Un suono distorto
un suono contorto
sono distorto
sono contorto
Uah!
Crollano le borse
crollano le borse dei miei occhi
un suono distorto
suono contorto
sono distorto
sono contorto
un suono distorto
suono contorto
sono distorto
sono contorto
Uah!
Crollano le borse
Crollano le lacrime dai nostri occhi
un suono.
Bella ma borghese
La primavera è sbocciata
lo noto dal tuo viso
il tuo dolce sorriso
le discussioni ma parli e non ascolti?
fai parte degli ascolti
e farai la tua carriera
come se adesso contasse
anche se adesso non conta niente
Ti godrai l'estate
lo so perchè ami abbronzarti
la tua missione più importante
mentre le sirene e gli allarmi
cadranno nel vuoto
da cui provengono
nel vuoto da cui provengono
ma quando cadrai dall'albero
quando cadrai dall'albero
perderai tutto il tuo colore
tutto il tuo colore
tutto il tuo colore
quando cadrai dall'albero
tutto il tuo colore
perderai tutto il tuo colore
e allora. che farai?
Il fuoco d'artifico perfetto
Tra tutte le cose accadute
ricordo quando Ti ho fatto sorridere
artificialmente,
è stato il momento migliore
perchè il più vero e sintetico;
ha irradiato il mare
e io volevo essere lì
dov'ero.
Ora prendiamoci il diabete
Adesso non piangere
l'ombrello che ti ho fatto
con i rami e la tela che avevo
non può coprirti dalla pioggia
che autoproduci
Tranquilla, risparmierò gli archi
anche stavolta
ma non risparmierò le mie gambe
le spremerò per giungere da te
quando ne avrai bisogno
che piove sempre
quando hai bisogno di me
perchè se tutto quello che ho
è dirti quello che sei
forse hai anche ragione nel dire
che è tutto quello che credo di avere
ma le parole si perdono
come noi fra cinque minuti
quando saremo di nuovo soli
ma sorrideremo alle strade
che non conosciamo
l'istinto ci guiderà a casa
lo stesso istinto che ha fatto noi
facendoci scordare le barriere che avevamo costruito
è tutto quello che ho
Adiè(non so come si scrive cazzo)
Addio, a domani
a sguardi che hanno da dire
a sguardi insomma più seri
a notti dove non c'è lo smog e si vedono le stelle
Addio, alle prossime cose dette ma non pensate
al nostro essere innopportuni
alle nostre scelte di non scegliere
addio a domani
e ai cosa faremo domani
Addio, adesso che è uscito il sole
addio, adesso che c'è l'acqua calda
addio, nel momento migliore
lo spezziamo per poi sentircelo dentro
in un tempo spezzato che gira fino all'infinito
o almeno lungo come la notte
addio, adesso che lo stomaco chiede l'autonomia
dal momento che in amore si contorce per noi
e si contorce per noi
Addio, a domani
sperando di contorcerci lo stomaco
adiè, adiè, adiè.
La linea non c'è
"...Fedeli alla linea la linea non c'è Fedeli alla linea la linea non c'è..."
Devo stare attento a non perdermi nel più bieco opportunismo
nel non far pendere la bilancia dalla parte del materialismo
a non piegarmi al sensazionalismo
a non semplificarmi le cose col nichilismo
a non sostenere il mio narcisismo
Il limite è il limite umano
la legge non è il minimo umano
quand'è conoscenza ? quand'è costrizione ?
le spalle dei giganti ci sono ci sono forse scomode ?
ritiriamoci nella chimica,
ritiriamoci in una chitarra cinica
ma piuttosto iniettiamoci la scienza
piuttosto iniettiamoci la scienza
è tutto atomi e collezione di francobolli
fedeli alla linea, la linea non c'è
fedeli alla linea, la linea qual è?
fedeli alla linea, la linea dov'è?
fedeli alla linea, la propria.
Questa città è fatta di supermercati
Scivoleremo sulle casse dei supermercati
e non servirà a niente la nostra esperienza sul tapis roulant.
Racconteremo aneddoti di quando eravamo
alle casse dei supermerctai con le nostre madri pazienti.
Scapperemo prima o poi da questa città fatta di supermercati?
Ci faremo mancare le rotatorie,
le rotatorie dei nostri percorsi
lo chiamano destino, percorso divino.
io so solo che scivoleremo sulle casse dei supermercati finchè non scapperemo.
Fugace apparizione della vergine maria
Ecco, godiamoci il momento
non facciamo pressioni
sgammo sgammo, con due emme cazzo (con due emme cazzo)
occhio la polizia occhio
occhio godiamoci il momento non facci...
a questo punto diciamocelo
Facciamoci fare le analisi dalle madri puttane
sangue e urine, incrociato
sognamo di risultare cavalli dopati
ma siamo agnelli da macello
siamo agnelli
(sgammo sgammo sgammo)
Prendiamola semplice
Eliminiamo le costrizioni
eliminiamo le regole non scritte
eliminiamo i problemi
prendiamola semplice prendiamola semplice .
Affrontiamo la vita senza bigliettini
Voglio spaccarmi la testa contro il lavandino ,
c'è scritto dolomite sarà duro abbastanza
per lo scopo a cui l'ho prefisso
I condomini sono troppo larghi
per essere ridipinti
noi siamo troppo larghi
per ridipingerci
le cadute di stile
le volte che non mi sono mosso
per non tornarmene presto indietro
e allora ricordi il sangue delle ginocchia sbucciate
l'asfalto ci grattuggiava severo
Non siamo capaci di esprimerci
e finiamo schiacciati dalle cose
che abbiamo creduto piccole
e allora la nostra età ci passa sopra
la nostra mancanza d'esperienza
e dalle scarpe bucate entra solo
l'acqua delle pozzenghere
che non hanno nulla da dirci
e i piedi si fanno freddi
per farsi simpatici anche i pavimenti
quando pure le caldaie scioperano
quando i termostati implodono
e riempiremo i fossi della francia del nord
e riempiremo i fossi della francia del nord
odoreremo i campi vicini
e faremo congetture sulle stelle
e i loro pianeti
affrontando la vita senza bigliettini
affrontando la vita con i piedi freddi
E alla fine dei campi di grano inquinati cosa c'è?
Capisci perchè non mi sono legato a te con la nostra corda poco spessa?
Senti che quello che diciamo non avrà alcun senso e nessun peso?
Tocchi il vuoto in cui siamo dentro?
Vedi che siamo distanti un centimetro di vetro infrangibile?
Sai che hai da raccontarmi un sacco di cose?
Noti che devo apprendere da te?
Conosci chi sono?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento e nient'altro?
Non credi che finiremo per dimenticarci del sentito e ricordarci del fatto?
Pensi che abbiamo sbagliato?
Provi che hai fatto tutto il bene che potevi farmi?
Dettami le regole ancora una volta
Non sai che ti sto già dedicando le canzoni per quando io sarò ancora qui e tu più in là?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento?
Alla fine non è questione di brillare nello stesso momento?
Che profumo hanno i fiori della tua finestra?
Che colore ha l'acqua di casa tua?
E alla fine del giro qua attorno cosa c'è?
E al termine della strada che cartello hanno posto?
Riempirmeo mai il cerchio che abbiamo disegntato?
E alla fine dei campi di grano inquinati cosa c'è?
Alla fine non è solo questione di brillare nello stesso momento?
Il sarcasmo non provoca orgasmo
seghe troppe seghe
mentali e non
seghe troppe seghe
mentali ma soprattutto non
ora il silenzio fa tremare i vetri delle finestre
disciolgo le aspirine acide nello stomaco
stretto in una morsa
mi sento stretto in una morsa
perdonerai gli errori, gli orrori
io non me li perdonerò
buttiamoci sul momento
ghigliottiniamoci con le persiane
infuochiamo gli spiriti senza fare male
senza farci male
smettila di parlare avvicinati un bel po'
giro in torno al discorso
scattare foto con la mente
un bel loop da mandare all'infinito
non l'ho senitito mai solo adesso
il tuo suono è imperfetto
ma pure il frigo riflettendo la luce
dà un arcobaleno
sbucciamoci le ginocchie
sull'asfalto ruvido
riempiamo i vuoti lasciati
con fazzoletti senza farci male
smettila di parlare avvicinati un bel po'
le zampe delle zanzare narcotizzate
prenderanno il nostro fuoco
le vene del tuo braccio disadattato
hai sciolto i tuoi capelli
l'aria si rilassa e si elettrizza
con le scintille del pile al buio
accenderemo fuochi per grigliare le nostre carni insieme
smettila di parlare avvicinati un bel po'
Rep.indip.della mia mente
Dopo anni anni di errori
dopo averla presa presa semplice
facciamo imbracciare i fucili
i fucili ai nostri neuroni
Mi dichiaro indipentente
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
dal materiale
dal conforme
dall'anticonforme soprattutto
soprattutto quest'ultimo
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
Mi dichiaro indipendente
ora deporrò il fucile
non sarà facile ma
Mi dichiaro indipendente
Mi dichiaro indipendente
Rimarrà il segreto di stato
su quello che provo per te,
almeno per un altro poco.
Sono storto
Un suono distorto
un suono contorto
sono distorto
sono contorto
Un suono distorto
un suono contorto
sono distorto
sono contorto
Uah!
Crollano le borse
crollano le borse dei miei occhi
un suono distorto
suono contorto
sono distorto
sono contorto
un suono distorto
suono contorto
sono distorto
sono contorto
Uah!
Crollano le borse
Crollano le lacrime dai nostri occhi
un suono.
Bella ma borghese
La primavera è sbocciata
lo noto dal tuo viso
il tuo dolce sorriso
le discussioni ma parli e non ascolti?
fai parte degli ascolti
e farai la tua carriera
come se adesso contasse
anche se adesso non conta niente
Ti godrai l'estate
lo so perchè ami abbronzarti
la tua missione più importante
mentre le sirene e gli allarmi
cadranno nel vuoto
da cui provengono
nel vuoto da cui provengono
ma quando cadrai dall'albero
quando cadrai dall'albero
perderai tutto il tuo colore
tutto il tuo colore
tutto il tuo colore
quando cadrai dall'albero
tutto il tuo colore
perderai tutto il tuo colore
e allora. che farai?
Il fuoco d'artifico perfetto
Tra tutte le cose accadute
ricordo quando Ti ho fatto sorridere
artificialmente,
è stato il momento migliore
perchè il più vero e sintetico;
ha irradiato il mare
e io volevo essere lì
dov'ero.
Ora prendiamoci il diabete
Adesso non piangere
l'ombrello che ti ho fatto
con i rami e la tela che avevo
non può coprirti dalla pioggia
che autoproduci
Tranquilla, risparmierò gli archi
anche stavolta
ma non risparmierò le mie gambe
le spremerò per giungere da te
quando ne avrai bisogno
che piove sempre
quando hai bisogno di me
perchè se tutto quello che ho
è dirti quello che sei
forse hai anche ragione nel dire
che è tutto quello che credo di avere
ma le parole si perdono
come noi fra cinque minuti
quando saremo di nuovo soli
ma sorrideremo alle strade
che non conosciamo
l'istinto ci guiderà a casa
lo stesso istinto che ha fatto noi
facendoci scordare le barriere che avevamo costruito
è tutto quello che ho
Adiè(non so come si scrive cazzo)
Addio, a domani
a sguardi che hanno da dire
a sguardi insomma più seri
a notti dove non c'è lo smog e si vedono le stelle
Addio, alle prossime cose dette ma non pensate
al nostro essere innopportuni
alle nostre scelte di non scegliere
addio a domani
e ai cosa faremo domani
Addio, adesso che è uscito il sole
addio, adesso che c'è l'acqua calda
addio, nel momento migliore
lo spezziamo per poi sentircelo dentro
in un tempo spezzato che gira fino all'infinito
o almeno lungo come la notte
addio, adesso che lo stomaco chiede l'autonomia
dal momento che in amore si contorce per noi
e si contorce per noi
Addio, a domani
sperando di contorcerci lo stomaco
adiè, adiè, adiè.
domenica 9 novembre 2008
adolescenland #3
"ma tipo, mi deludo. Mi si inerpica dentro una pigrizia. Una pigrizia non lavorativa intendo. Cioè anche lavorativa ma voglio dire, Pigrizia intellettuale. Non so, non voglio discutere di niente, non voglio progettare niente. Mi annoio in fretta quando si tratta di cose serie. Tu che ne pensi?"
"Mah...sai...beh, ti dirò...Ceste."
"Mah...sai...beh, ti dirò...Ceste."
lunedì 3 novembre 2008
adolescenland #2
"Mah, io credo di...di tendere ad innamorarmi di tipe che non ci staranno mai. Cioè se c'è davvero una qualche possibilità non mi faccio prendere dalla cosa no. Cioè..io m'innamoro di tipe che so già che non ci staranno. E no che lì allora vado sciallo..via di pare e mi incasino la vita e penso sempre a cosa dire e non mi viene mai nulla ed ecco che la figura del coglione la faccio. No perchè io con le donne non ci sono proprio fare sai, sono proprio negato."
"Ahah, se vuoi t'insegno io.."
"No grazie bella, ma sono contro al maestro unico."
"Ahah, se vuoi t'insegno io.."
"No grazie bella, ma sono contro al maestro unico."
domenica 2 novembre 2008
Ho visto le luci della centrale elettrica
Prima di ieri sera mai avevo speso così bene 10 euri, che sono tanti e quindi scusa se non ho comprato il cd ed anzi mi son portato a casa un poster di soppiatto grazie ad un magheggio che va sempre bene in ogni occasione.
C'era Vasco che se l'è tirata arrivando alle 11 grezze; c'era anche Giorgio Canali che mi sembrava un cartone animato, non ricordo quale però, forse Lucky Luke, una cosa del genere; c'era pura una tizia col violoncello non ricordo come si chiamasse ma ha dato qualcosa in più.
Qualcosa in più: ho visto Vasco con la chitarra elettrica, ho visto Vasco pure in piedi in certi frangenti, io che ero convinto vivesse con sedia e chitarra acustica con lo scotch carta e basta. L'ho visto in piedi ed era bello alto, un po' sgraziato , tra il feniccottero e l'avvoltoio, ma non so perchè era comunque bellissimo da vedere(so di donne che si sono innamorate quella sera stessa). Mi è piaciuto tanto esserci, ho sudato tantissimo protetto com'ero dalla mia felèa dei CCCP ed avevo un kebab fermo allo stomaco a ballare non so come, ma ballava.
Concludendo: un concerto bellissimo. Il concetto è questo.
C'era Vasco che se l'è tirata arrivando alle 11 grezze; c'era anche Giorgio Canali che mi sembrava un cartone animato, non ricordo quale però, forse Lucky Luke, una cosa del genere; c'era pura una tizia col violoncello non ricordo come si chiamasse ma ha dato qualcosa in più.
Qualcosa in più: ho visto Vasco con la chitarra elettrica, ho visto Vasco pure in piedi in certi frangenti, io che ero convinto vivesse con sedia e chitarra acustica con lo scotch carta e basta. L'ho visto in piedi ed era bello alto, un po' sgraziato , tra il feniccottero e l'avvoltoio, ma non so perchè era comunque bellissimo da vedere(so di donne che si sono innamorate quella sera stessa). Mi è piaciuto tanto esserci, ho sudato tantissimo protetto com'ero dalla mia felèa dei CCCP ed avevo un kebab fermo allo stomaco a ballare non so come, ma ballava.
Concludendo: un concerto bellissimo. Il concetto è questo.
"e se gli hotel appena costruti coprono i tramonti, tu non preoccuparti"
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