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lunedì 19 ottobre 2009

Raccolta 2008/9

A cinquant'anni si diventa pazzi. Credo sia inevitabile. Troppo vecchio per essere giovane, troppo giovane per essere vecchio, viene il momento di tirar un po' le somme: famiglia, lavoro, quello che vuoi. E probabimente ci si rende conto che non c'è più molto da fare; che magari non è vero, ma, eliminando qualsivoglia buonismo, per qualcosa è davvero troppo tardi.
Non c'entra niente con quanto vado a scrivere. Se non per la storia di tirar un po' le somme.
Cioè più di un anno fa iniziai a dare di matto o, meglio, a pubblicare poesiole scrause senza musicalità, senza metro, senza giudizio e via discorrendo. Ho raccolto il peggio prodotto, peggiorandolo a sua volta e postandolo(poco più in basso).
In un'occasione così tristemente solenne due parole son d'obbligo. Perchè devo dir la verità, leggere ciò che ho scritto mi delude, abbastanza diciamo. Qualcosa davvero manca, o forse non mi arriva più, "sarà che mi devono venire"(cit.). Qualcosa di buono lo denoto, ma tant'è. Direi che (almeno per un po') sarebbe il caso di fermarsi, di frenarsi, di ricaricare il Kers delle sensazioni.
Son felice che ad alcuni sia piaciuto questo lavoretto, son proprio contento e spero che piaccia ad altri che ancora non hanno avuto modo di disprezzarlo. Son 25 insiemi di righe piuttosto indisciplinati, nulla più nulla meno.
Un breve viaggetto all'interno di se stessi con tanto di capatine nei propri umidi ricordi. Parole ispirate da un vago sentore. Non son mai stato abbastanza marcio da dare qualcosa a questa generazione, e nemmeno abbastanza alto per darne una visuale corretta, oppure abbastanza cattolico da far aggiornare il libro delle preghiere. Ho lasciato ad imperitura memoria amori poco puntuali, amicizie approfondite non abbastanza, dato punti di vista personali.
Esorcizzato ed esaltato il nichilismo, leccato il culo all'amore, dato il concime ai fiori della mia giovinezza. Spezzato le braccia al chiudersi e basta, stretto la mano al chiudersi e basta. Sgranato la noia del quotidiano. Mancato di centrare il punto della questione. Fatto il make up ad una prosa incerta e poco fluida, dato vita ad una poesia rimandabilissima a settembre.
Come troverete scritto, con mia piena sincerità(più che si puote), vorrei che queste fossero molto più che parole.
Un abbraccio, un bacio, uno schiaffo, una carezza
,con mestezza e voglia di berci su che male non fa
Alessio
ps: note tecniche: proteste trovare il file word un po' sfasato, questo semplicemente perchè uso open office. Poco male, ci capirete meno del solito.

1 commento:

Br ha detto...

qualcosa accade