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lunedì 11 luglio 2011

Tutti quei film che abbiamo detto adesso ce li vediamo - Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto


L'altra sera sembrava si dormisse da Davide. Che ha detto "guardiamoci un film" e c'aveva tutta una collezione di dvd di cinema italiano e c'era questo film di Elio Petri lì e io ho detto "Guardiamo questo". Poi il sonno aveva preso il sopravvento(si veniva da una serata "dura e senza compromessi") e si era rimandato tutto al giorno dopo che era domenica scorsa.
Nonostante lo scetticismo di Infa, lo guardiamo dopo cena. Beh che dire? E' un bel film sul potere, sul "chi controlla i controllori?". Mi ricorda un po' un pezzo di Ascanio Celestini al Festival No Dal Molin di qualche anno fa. Ma qui si spara alto, è una questione di potere a livello di massimi sistemi. Potere che è anarchico per sua definizione; ad un certo punto spunta fuori pure il Marchese de Sade che a Maniglio si sono illuminati gli occhi. Dovete sapere che gli è piaciuto moltissimo Salò o le 120 giornate di Sodoma che in fin dei conti, tira di qua e tira di là è un film distante a livello visivo e ovviamente anche per trama, ma tematicamente vicinissimo.
Petri è decisamente più giornalista e meno visionario di Pasolini, è il film sta tutto lì nella sceneggiatura. Per carità, nemmeno a regia c'è da lamentarsi, piuttosto si segnala un certo interesse verso i primi piani stretti stretti. Strepitoso Volonté, ottime musiche(firmate Morricone). Nonostante i flashback, le parti oniriche e gli psicologismi è un film narrativo non lontanto dai canoni convenzionali, efficace e assolutamente apprezzabile. Petri non concede nulla alle emozioni, ma va dritto per la sua strada(scontando però qualche banalità) consegnando alla storia del cinema un personaggio indimenticabile ed un finale veramente notevole con tanto di enigmatico rimando a logge massoniche o simili.
Infine, visto che stiamo su un personal blog, mica il Vangelo insomma!, dico la mia: meglio, e non solo per una questione anagrafica, del pur ottimo Salò di Pasolini, decisamente troppo appesantito da una spettacolarità talvolta gratuita.
Eh si, ce lo saremmo dovuti vedere tutti insieme.

1 commento:

meschi ha detto...

potresti aprire un blog parallelo di recensioni filmiche, ché funzionano alquanto bene.
bella alès