Pagine

giovedì 2 luglio 2009

Momenti di panico - Quando anche l'onanismo perde significato


Ignoro quel che possiedo.
Desidero ciò che non ho,
e per quello mi dispero.
Ignoro quel che possiedo.
Per sorridere alla vita
non bastano mille iniezioni di Botox.
Ignoro quel che possiedo.
Non sorrido alla vita,
staticamente sto
nel turbine che mi circonda.
Mento.
Fuggo turbini e tempeste
temendo di perdere tutto e niente.


Non parlarmi come se sapessi sempre tutto.
Forse lascio intendere più di quel che credo,
ma tu,
non parlarmi come se avessi la verità in mano.
Cruda e schietta me la sventoli in viso,
con la gioia o l'ingenuita del bambino con
la lente di ingrandimento. Non sono la tua formica.


Onanismo, scelta difficile
che non appoggio, triste rifugio
dell'oppresso in cerca dell'immediato.
Onanismo, buffo sprazzo
di artificioso piacere, controproducente
dispersione di ormoni.
Onanismo, fallica erezione
eclettica afflizione.


Emozioni e semtimenti
amari invadono le mie membra,
e penso a chi vorrei essere invece
che a chi sono.
Nel buio realizzo che è
una questione d'etichetta,
sempre meno certificata;
nel buio realizzo che è
una questione d'etichetta,
confortante rassicurazione,
sempre meno certificata.


L'ape e il fiore,
il gatto in calore,
le rondini in amore.
Auto ad orari indecenti,
con movimenti lenti,
respiri, sguardi, capelli,
corpi come serpenti.
Non desidero tanto il gesto,
quanto il senso che esso
può dare
a vite sempre più vuote.

5 commenti:

eliminato ha detto...

l'ultima in particolare, è micidiale.

marta ha detto...

ma di chi sono?

eliminato ha detto...

c'è scritto bruno in fondo!

mar ha detto...

non penso che le abbia scrittelui

Bru ha detto...

mi sottovaluti più di Christie's